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Mi chiamo Angela Caldarulo, sono nata il 22 Marzo del 1973 e porto con me il respiro di una terra antica, la Puglia, un luogo di luce intensa, tradizioni profonde e radici che non smettono mai di chiamarti a sé. È da quella terra — fatta di ulivi, campi di grano dorati,  vento e silenzi pieni di storia — che provengo, ed è con lei che continuo a sentire un legame vivo, viscerale, che mi accompagna ovunque.

A diciott’anni sono arrivata a Roma, adottata da questa città che, con le sue forme e la sua energia, ha rafforzato la mia già forte passione per le arti. Dopo gli studi di Architettura a La Sapienza, la vita mi ha portata altrove. Ora, guardando indietro, capisco perché: ogni passo aveva un senso. Sono diventata una storica dell'arte, specializzata in arte contemporanea, sempre presso La Sapienza di Roma. Sono stata assistente di due ceramisti, uno in Puglia (durante le mie estati) e uno a Roma. E' così che ho imparato l'antica arte della ceramica, che è diventata per me un'altra amica irrinunciabile.

Nel tempo, già da Bambin, ho coltivato il mio amore per il disegno, la pittura, la ceramica, l’arredamento d’interni, i gioielli in porcellana, partecipando a corsi di formazione in Italia e all'estero,  con la ferma convinzione che ogni forma d'arte sia solo un modo differente di raccontare se stessi.

Attraverso l’arte impariamo a conoscerci, a raccontarci, a guardarci dentro.

  Ad un certo punto del mio percorso ho scelto di dedicarmi ai bambini, perché ritengo siano loro i veri custodi e artefici di un possibile cambiamento. Ma siamo noi adulti a dover mettere nelle loro mani gli strumenti giusti e l’arte credo sia uno di questi: un modo per evolversi emotivamente, diventare persone più consapevoli e aperte all'ascolto. 

Nasce da qui il mio progetto,  che ha avuto l'onore di essere stato premiato come primo classificato nel concorso "Donna Forza8" della Regione Lazio nel 2016, proprio dalla convinzione che l’arte si incontri troppo tardi nella vita di un essere umano  e spesso nel modo sbagliato. Nei miei laboratori i bambini giocano e sperimentano, ricevendo stimoli e strumenti, da gestire con una grande libertà. Solo così si coltiva davvero la creatività: intesa non come semplice “abilità artistica”, ma come un nuovo modo di guardare il mondo, di trovare soluzioni, di esprimersi e conoscersi, rispettando gli altri e vivendo la diversità come una ricchezza, e come un ostacolo.

La tecnica è importante, certo. Ma lo è ancora di più insegnare ai bambini a non avere paura di sbagliare, a esprimersi liberamente, a sviluppare il proprio senso critico e la propria autostima.

Perché ogni bambino che si sente libero di creare diventa un adulto felice e capace di immaginare e costruire un mondo più bello.

Via Caio Canuleio, 39 -00174 Roma            cell. 349/7122781                                                                                                    

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